C'è da fare safe teen

il Progetto

C’è da fare Safe Teen è a tutti gli effetti una presa in carico ambulatoriale ad alta intensità che consente alle strutture sanitarie di far fronte in maniera tempestiva alla crescente richiesta di cura da parte di adolescenti e famiglie in grave stato di disagio psicologico e psichiatrico.

Il modello d’intervento è stato ideato dal Servizio specialistico per Adolescenti afferente alla Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e della Adolescenza della ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, che da molti anni segue in regime ambulatoriale ragazzi affetti da problematiche psichiatriche dolorose, che hanno un forte impatto sulle famiglie e non da meno sul contesto sociale. 

Le condizioni di intenso disagio che adolescenti e genitori si trovano ad affrontare, spesso soli, necessitano di una risposta immediata che possa raggiungere il paziente al domicilio e condurlo al Servizio.

I ragazzi che sviluppano sofferenze psicologiche o psichiatriche subiscono i loro stessi pensieri, si sentono
minacciati dalle loro stesse azioni che non possono controllare. Noi desideriamo renderli salvi prima di
tutto da se stessi, dalle loro paure, ecco perché safe’ teen.

C’è da fare Safe Teen si renderà dunque promotore di attività finalizzate al recupero e alla riattivazione delle risorse degli adolescenti, offrirà loro la possibilità di fruire spazi individuali e/o familiari, all’interno dei quali raccontare e ascoltare la sofferenza, imparare ad elaborarla e gestirla.


Il progetto SafeTEEN si svolge presso l’Ambulatorio Adolescenti che, insieme alla Comunità Terapeutica Residenziale per Adolescenti “I Delfini”, compone la Struttura Semplice di Psichiatria dell’Età Evolutiva. Questa è un’articolazione della Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza che dipende dal Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze della ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.

50.000€

INVESTITI

NEL PROGETTO

10

RAGAZZI INSERITI

NEL Progetto

13-17

fascia d’età 

dei soggetti

Obiettivo

La tempestività della presa in carico intensiva è l’assoluta priorità: si vogliono evitare liste d’attesa e “tempi morti” che spesso esacerbano il disagio. 

Il progetto desidera elaborare percorsi terapeutici personalizzati all’interno dei quali:

  • i ragazzi possano fruire di uno spazio e un tempo per elaborare i propri vissuti, sperimentare i propri limiti e fare esperienza di rapporti stabili che promuove la propria maturazione e presa di consapevolezza;
  • i genitori possano contenere le proprie preoccupazioni e angosce, fruendo di un servizio di sostegno alla genitorialità che li accompagni nel difficile percorso di cura dei propri figli.

    Grande attenzione viene data alla salvaguardia della fragile salute psicofisica dei pazienti adolescenti e
    delle loro famiglie, e ciò si traduce in azioni volte ad evitare l’esperienza di separazione e allontanamento
    del giovane dal nucleo familiare, e a promuovere l’elaborazione del trauma nel tentativo di allentare la
    cronicità dei sintomi autolesivi e anticonservativi.

    Partner coinvolti

    Personale coinvolto nel progetto

    Prof.ssa Aglaia Vignoli

    Medico Specialista in Neuropsichiatria Infantile

      Direttore Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

    Dott.ssa Margherita Contri

    Medico Specialista in Neuropsichiatria Infantile

      Responsabile Struttura Semplice di Psichiatria dell’Età Evolutiva

    Dott. Gianluca Marchesini

    Psicologo e Psicoterapeuta

      Coordinatore Progetto

    Dott.ssa Candida Scatà

    Psicologa e Piscoterapeuta
      Psicoterapia familiare

    Dott.ssa Cecilia Ferrari

    Psicologa e Psicoterapeuta
    Psicoterapia familiare

    Dott.ssa Valentina Alajmo

    Psicologa e Psicoterapeuta
    Psicoterapia individuale e gruppi riabilitativi

    Dott.ssa Desirée Pagella

    Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
    Interventi riabilitativi individuali e di gruppo